Affetto
Sentirci Apprezzati
Senso di Appartenenza
Comunicazione
Cooperazione
Vicinanza
Intimità
Sessualità
Sicurezza
Contatto
Comunione
Compagnia
Coerenza
Reciprocità
Rispetto
Armonia
Supporto
Chiarezza
Calore
…solo per menzionarne alcuni, ma ce ne sono decine di altri, naturalmente.
I bisogni infantili invece sono:
Sentirsi belli
Sentirsi importanti
Sentirsi intelligenti
Sentire di valere
Sentirsi protetti
Sentire di meritare amore
Sentire di meritare rispetto
Sentire di meritare supporto
Sentire di meritare considerazione
…di appartenere
…di essere accettati
…fiducia
…fedeltà
…fondamentalmente sentire di meritare qualunque altra cosa.
Se ci hai fatto caso, ogni bisogno infantile è preceduto dal verbo “sentirsi”. Sentirsi belli, sentirsi importanti e via discorrendo. Oppure, di sentire di meritare: amore, rispetto, supporto, ecc. Questi tipi di bisogni sono dunque legati alla nostra capacità di sentire determinate qualità fondamentali che ci riguardano e di sentire di meritare di ricevere dagli altri ciò di cui abbiamo bisogno. Sono bisogni primari che riguardano l’essenza di chi noi siamo ed in gran parte riguardano la nostra capacità di sentire questi valori.
Tornando ai bisogni adulti, sono quelle esperienze delle quali abbiamo bisogno in una relazione, come la comunicazione, l’intimità ed il sostegno. Se in un qualunque momento, però, questi possono essere assenti, non poter avere comunicazione, contatto o sostegno può essere frustrante, ma nel complesso non condiziona radicalmente come noi percepiamo noi stessi. Se però in un qualsiasi momento dovessimo sentire di non essere delle belle persone, di non meritare supporto o di non avere un valore, allora questo ha un impatto enorme sulla nostra vita perché riguarda il nostro essere in senso assoluto e quasi non sentiamo di poter andare avanti prima di averne avuto la conferma. Soprattutto, se il concetto di “in questo momento non ho la possibilità di ricevere sostegno” riguarda un momento presente e transitorio, perché magari domani può venire un nostro amico a darci una mano, il pensiero che “non merito sostegno” è un concetto assoluto che ingloba il nostro passato, presente e futuro. Così come non lo merito adesso, potrei non averlo mai meritato e non meritarlo mai. Oppure possiamo pensare di aver fatto qualcosa di imperdonabile che ha cambiato la situazione drasticamente e nessuno vorrà mai più darci sostegno. Insomma, la nostra mente va a nozze con questo tipo di pensiero negativo, catapultandoci in uno stato di profondo malessere, dal quale possono anche nascere conflitti con le persone che ci circondano.
In base al fatto che uno stesso bisogno è legato alla nostra parte adulta o a quella infantile, la nostra reazione è diversa in quelle situazioni dove quel particolare bisogno viene a mancare.
Ti faccio l’esempio di uno stesso bisogno, quello di ricevere sostegno, dalla prospettiva adulta e poi da quella infantile.
Marco sta attraversando un momento difficile. Qualche settimana fa si è lasciato con il suo compagno e oggi è proprio una giornata no. Poiché non ha voglia di stare da solo e gli farebbe bene parlare con qualcuno, manda un messaggio ad Andrea, il suo migliore amico, chiedendogli se ha voglia di vedersi. Lui gli risponde che quel giorno è particolarmente impegnato col lavoro e non sarà in grado di spostarsi, ma se vuole, potranno sentirsi telefonicamente quella sera e vedersi l’indomani. Non è l’ideale per Marco, che vorrebbe poter parlare con qualcuno adesso, ma accetta di buon grado comunque. Potrebbe chiedere a qualcun altro di vedersi, ma in questo momento sente di aver bisogno di una persona particolarmente vicina al suo cuore, quindi va bene così. Si organizza la giornata in modo da prendersi cura di sé, mangiando cose che lo fanno star bene e andando a fare una passeggiata in natura, che è sempre rigenerante per lui. La sera, quando torna a casa si sente con Andrea, che si dimostra amorevole ed empatico. La telefonata gli lascia una bella sensazione addosso, essendosi sentito ascoltato e supportato nella sua giornata difficile. Va a letto tranquillo sapendo che l’indomani vedrà il suo amico.